Ritorno a Casa Jorn – Omaggio a Ezio Gribaudo
Sito web ufficiale dell'artista Ezio Gribaudo
4041
post-template-default,single,single-post,postid-4041,single-format-standard,stockholm-core-2.0.9,select-theme-ver-6.8,ajax_fade,page_not_loaded,vertical_menu_enabled,paspartu_enabled,menu-animation-line-through,side_area_uncovered,,qode_menu_,wpb-js-composer js-comp-ver-6.11.0,vc_responsive
Ezio Gribaudo - Casa Jorn

Ritorno a Casa Jorn – Omaggio a Ezio Gribaudo

Ospitare a Casa Jorn, per la prima volta, una mostra dedicata a Ezio Gribaudo, è un evento non soltanto piacevole e doveroso, ma carico di significati tanto per l’artista quanto per la sede che lo accoglie.

Questo progetto si concretizza in un anno molto particolare: il novantesimo di vita di Gribaudo (nato a Torino nel 1929) e il quinto di apertura ufficiale al pubblico di Casa Museo Jorn (inaugurata

al termine dei restauri il 3 maggio 2014). L’idea di ricordare e in qualche modo rinverdire il connubio tra Gribaudo e Casa Jorn si deve alla figlia dell’artista, Paola Gribaudo, la quale oltre ad

essere una professionista e creativa nell’ambito dell’editoria d’arte, in occasione dei novant’anni del padre ha scelto di organizzare una serie di mostre e interventi in diverse sedi pubbliche italiane

legate al percorso professionale e umano di Ezio Gribaudo.

Come sintetizza il titolo di questa mostra, quello di Gribaudo è un “ritorno” a Casa Jorn. Egli infatti è stato un amico e un collaboratore dell’artista danese, e per diversi anni ha lavorato con lui all’edizione di importanti libri, oltre che di incisioni e stampe artistiche. Ricordo qui soltanto il volume più emblematico, e forse più importante realizzato dai due, almeno per quel che ci riguarda: nel 1974, un anno dopo la scomparsa di Jorn, Gribaudo poté dare alle stampe il mitico Le Jardin d’Albisola, l’unica pubblicazione di Jorn dedicata esplicitamente alla sua opera più affascinante e controversa, ovvero il suo giardino e la sua casa museo di Albissola Marina.

Per coerenza all’attività di ricerca di Gribaudo e del museo stesso, i curatori della mostra Stella Cattaneo e Daniele Panucci, d’accordo con Paola Gribaudo, non hanno voluto semplicemente dedicare a Ezio una retrospettiva o un contributo biografico in omaggio al suo rapporto con Jorn. Al contrario, questa mostra ha valore storico e di ricerca soprattutto per le opere che si è scelto di presentare (una serie di sculture in ceramica inedite, realizzate da Gribaudo negli anni Settanta), in un allestimento che non solo mette in relazione opere e documenti, ma attraverso il dialogo con Casa Jorn avvera un preciso intento di attualizzazione e di provocazione dello spazio; in questo rispettando la linea curatoriale scelta dal momento in cui Casa Museo Jorn è stata inaugurata con una gestione sperimentale appoggiata a un comitato scientifico nazionale nell’ambito del MuDA, il Museo Diffuso di Albissola Marina.

A voler essere precisi, e velatamente nostalgici, il ritorno di Ezio Gribaudo a Casa Jorn si era già verificato proprio nel maggio 2014, quando l’artista fu uno tra i testimoni attivi e partecipi della celebrazione del centenario della nascita di Asger Jorn, nella cui cornice si ufficializzò l’apertura al pubblico della Casa Museo. Gribaudo allora si rese disponibile a prestare importanti opere e documenti ma soprattutto a pubblicare un suo ricordo personale nel volume Asger Jorn. Oltre la forma (Genova University Press, 2014).

Oggi come allora, ringrazio Ezio e Paola Gribaudo per l’attenzione che riservano al nostro patrimonio e territorio; un ringraziamento sincero, che è personale ma anche collettivo: a nome delle tante persone che hanno lavorato e lavorano alla buona gestione di Casa Jorn e del MuDA, di cui i Gribaudo in fondo sono parte.

 

 

DA CASA JORN AL MUSEO DELLA CERAMICA DI MONDOVI’ 

Una mostra dedicata ad Ezio Gribaudo in occasione dei suoi 90 anni

Inaugurazione venerdì 29 novembre.

Il Museo della Ceramica di Mondovì celebra i 90 anni di Ezio Gribaudo, con “Da Casa Jorn al Museo della Ceramica di Mondovì” una mostra che presenta la parte meno conosciuta del maestro, i cui natali hanno un forte legame con l’area geografica del basso Piemonte.

Nella rassegna, che sarà inaugurata il 29 novembre prossimo, vengono esposti per la prima volta in Piemonte una serie di piatti decorati, nati sulla scia delle altre ricerche monocrome condotte da Gribaudo, a partire dai Flani e dai Logogrifi che gli diedero grande fama. Le opere provengono dalla mostra “Ritorno a Casa Jorn. Omaggio a Ezio Gribaudo”, che Albissola ha voluto dedicare questa estate al maestro torinese e che si sposta ora al Museo della Ceramica di Mondovì per arricchirsi di nuovi percorsi ed interpretazioni espositive. All’inaugurazione parteciperanno Ezio Gribaudo; Andreina d’Agliano, Presidente della Fondazione Museo della Ceramica di Mondovì; Luca Bochicchio, direttore del MuDA e di Casa Museo Jorn, che terrà una conferenza sul rapporto tra Ezio Gribaudo e Asger Jorn.

La mostra di Mondovì rientra nel ciclo di iniziative organizzate in Piemonte come tributo a Gribaudo, uno dei più grandi pittori italiani nati nel Novecento, personaggio poliedrico, dai molteplici interessi: grafico, editore, collezionista, promotore culturale. Visitabile fino al…., è realizzata grazie al contributo e alla collaborazione dell’Archivio Gribaudo di Torino che sta curando altre iniziative legate alla ricorrenza in diverse sedi pubbliche italiane legate al percorso professionale e umano di Ezio Gribaudo. 

LA MOSTRA 

Albissola e Mondovì, legate da antiche vie di comunicazione sin dal Medioevo, già oggetto di un progetto di rete, “La Terra di Mezzo. Le vie della ceramica tra Liguria e Piemonte” (Compagnia di San Paolo), rinnovano la collaborazione grazie a Ezio Gribaudo (Torino 1929). Il maestro ha saputo dialogare con gli artisti dell’Avanguardia del XX secolo ma anche con maestranze artigianali quali la stampa e la ceramica. Il cuore centrale della mostra è costituito infatti da un gruppo di ceramiche inedite realizzate da Gribaudo negli anni ’70 a Casale Monferrato, insieme ad altre opere riconducibili allo stesso periodo e alla sua ricerca sul bianco assoluto. Sarà esposta inoltre una scultura in ceramica di Jorn (prestito della collezionista Lauretta Orsini), degli stessi anni in cui l’artista danese collaborò con il maestro al libro sulla sua casa giardino di Albissola, Le Jardin